…tanto ho Facebook!

…tanto ho Facebook!

Diciamoci la verità: quante volte vi è capitato di sentirvelo dire?

In particolar modo in questi tempi di crisi dove viene tagliato tutto ciò che viene ritenuto superfluo, questa risposta, a dir poco disarmante, colpisce proprio nel profondo, specialmente se avete pensato di aver trovato uno spiraglio di business in questa landa desolata. 

FacebookL’aspetto (se vogliamo) ironico della cosa è che tale frase non viene detta soltanto dall’ennesimo titolare della botteguccia di periferia che vi rifiuta il preventivo, ma anche da titolari le cui aziende hanno un certo business locale e che quindi godono di una certa fama in città.

Come reagite davanti a una situazione simile? Ok ok, mercanteggiare ci sta, fa parte del gioco: a primo acchito avete sparato alto, troppo alta la cifra pretesa! Ma quando, a seguito di una richiesta di sviluppare un sito da 0 con acquisto dominio, shop online (diventato d’obbligo visto che ormai quasi nessuno si accontenta del sito vetrina, magari realizzato con 3000,00 € dalle Pagine Gialle), presenza sui social, SEO (va anche compiuto uno sforzo immane per far capire al cliente che 24 ore trascorse dalla pubblicazione non sono sufficienti per essere tra i primi 3 risultati di Google cercando una delle più assurde combinazioni di parole), magari anche SEM, design responsive realizzato ad hoc, effetti in stile “cazzi e mazzi” (passatemi la locuzione, per favore!), manutenzione, aggiornamento, miglioramenti alle performance, alta user experience, voi osate chiedere non meno di 1000,00 € + IVA e vi sentire dire: “No, troppo alto…tanto sono su Facebook! Anzi, chiedimi l’amicizia!” …come rimanete? Non vi pervade l’impeto di lasciare andare la vostra lingua (finora tenuta diligentemente a freno) e di mandare a quel paese quel titolare soddisfatto dei suoi 400 amici su Facebook!?!? Forza, non abbiate timore di dirlo!! Tanto lo so che anche voi ci siete passati, lo so!

Come far capire a queste persone che i social network sono soltanto parti complementari della presenza online dell’azienda e non possono, invece, sostituirla in pieno!?!? Moltissimi pubblicano foto dei prodotti da loro commercializzati con prezzi e tutto, senza magari ragionare che, verosimilmente, con uno shop online degno di tale nome, non avrebbero neanche bisogno di stare a pubblicare immagini compulsivamente…lo farebbe il sito!

Facebook, LinkedIn, Pinterest, Twitter (aggiungiamolo, che poi si sente emarginato), Dribble, Foursquare e chi più ne ha più ne metta sono ottimi strumenti per aumentare la propria presenza in rete e possono realmente aumentare il traffico verso il proprio sito, con conseguente conversione delle visite in vendite: esistono veri e propri trattati in materia, senza contare le innumerevoli pubblicazioni che si trovano semplicemente googlando un po’.

Ma allora, verso quali spiagge dobbiamo dirigerci? Dobbiamo cambiare necessariamente rotta e navigare per mari più tranquilli (e modesti) oppure dobbiamo perseverare a frangerci come onde tra gli scogli in questo mare in tempesta? Io, dal canto mio, porterò pazienza e continuerò a cercare di convincere che chi si culla “di avere Facebook” in realtà ha una minima parte di ciò che potrebbe avere…e voi?

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